Il triangolo sentimentale è sempre stata una delle trovate più interessanti per raccontare una storia d’amore, basti pensare alle serie televisive statunitensi destinate a un pubblico adolescenziale per esempio Beverly Hills 90120, Dawson’s Creek, o il più moderno O.C. Poi tra i manga non si contano più le storie con questo tipo d’intreccio sentimentale, lui, lei, altro (o altra dipende dai casi).
Ma Kimagure Orange Road, o più semplicemente Kor, o solo Orange Road è un caso a parte. L’opera di Izumi Matsumoto, pubblicata a partire dal 1984, ha qualcosa in più, e quel qualcosa ha un nome: Madoka Ayukawa.
Il protagonista della nostra storia è un tipico adolescente Kyosuke Kasuga, 15 anni, timido, indeciso cronico e non brillante né negli studi né negli sport. Il ragazzo e la sua famiglia si sono appena trasferiti in una nuova città, lui decide di esplorarla non immaginando che dopo una scalinata di ben 100 o 99 o 99,5 gradini e la pressa al volo di un capello di paglia rosso farà un incontro che gli cambierà la vita, si incontrerà-scontrerà con una ragazza dai lunghi capelli corvini di nome Madoka Ayukawa. Il giorno dopo Kyosuke rivedrà questa sua bellissima coetanea, scoprendo che è una sua compagna di classe con la reputazione da teppista, e ifarà un secondo incontro, la migliore amica di Madoka di due anni più piccola, Hikaru Hiyama che fatalmente si innamorerà di lui. Da qui nascerà un triangolo d’amore, forse il più famoso dei manga/anime. Il resto della storia sono una infinità d’episodi, su feste, appuntamenti mancati, compleanni, esami da superare, e situazioni imbarazzanti tipiche del età adolescenziale tutto condito con una dose di magia; perché Kyosuke, come il resto della sua famiglia: le due sorelle gemelle Manami e Kurumi, il pestifero cuginetto Kazuya e sua sorella Akane (personaggio ambiguo e trasformista) e i nonni materni sono tutti dotati di poteri ESP (extrasensory perception) che gli permettono la telecinesi, il teletrasporto nel tempo e nello spazio e in universi alternativi, la lettura del pensiero e d’avere sogni premonitori.
La storia viene narrata dai pensieri del protagonista, noi vediamo tutto attraverso gli occhi di Kyosuke. Ma la vera star del fumetto è Madoka, vera femme fatal. Lei è bellissima e misteriosa, può essere dolce e sensuale, ma anche forte e indipendente. Può mandare a tappeto un ragazzo molto più grande di lei, ma al tempo stesso tremare come una foglia per una storia di fantasmi. Per la sua età è molto indipendente e matura, lavora al ABCB (caffè che si trova sulla Orange Road che da il nome alla serie) anche se lavorare è proibito dalla scuola, da quando i suoi genitori vanno a vivere negli U.S.A. vive da sola, suona in una Rock Band. Ma anche se il suo personaggio è uno dei co-protagonisti del manga non sappiamo mai cosa gli passa per la testa, cosa provi in realtà per il ragazzo. Forse è questo suo mistero, questo suo essere dolce e forte simile ad una gatta, il suo non essere la classica principessa da salvare di tante storie; ad affascinare.
Hikaru, è il terzo vertice del triangolo, è tutto l’opposto di Madoka è solare, allegra, innocente, e totalmente innamorata del suo senpai, anche se i suoi sentimenti nei 3 anni non vanno mai oltre la cotta adolescenziale. E talmente sicura dei sentimenti del ragazzo che non si rende mai conto che lui è innamorato della sua migliore amica.
Per quanto l’autore cerchi di mantenere una sorta d’equilibrio nella strana relazione tra i protagonisti, subito i lettori iniziano a provare una naturale simpatia per la più adulta e bella brunetta. Ma solo alla fine della storia si vedrà finalmente un evoluzione verso la naturale fine del triangolo, quando finalmente Madoka pressa ancora più coscienza dei suoi sentimenti deciderà di non rivedere mai più Kyosuke e di partire per gli Stati Uniti, così da non far soffrire la piccola Hikaru. Ma la ragazzina dopo un dialogo chiarificatore con Kurumi capirà la verità.
C’è da notare il numero impressionante di personaggi che compaiono nel manga, molto spesso solo per procurare una infinità di problemi al povero protagonista. Seiji Komatsu e Kazuya Hatta amici e compagni di classe di Kyosuke e Madoka sempre alla caccia di ragazze e innamorati delle sorelline di casa Kasuga. Yusaku, amico di infanzia di Madoka e di Hikaru, innamorato da sempre di quest’ultima si troverà in eterno conflitto con Kyosuke e con Shinichi Harada altro pretendente al cuore di Hikaru. Il master padrone del ABCB locale dove lavoreranno un pò tutti i ragazzi, forse il primo a capire cosa c’è tra i due protagonisti della storia.
Sayuri Hirose, come Shinichi presente solo nel manga, è una ragazza che vuole avere ai suoi piedi tutti i ragazzi della scuola compreso il povero Kyosuke. Il cantante Mitsuru Hayakawa idolo di tutte le ragazze che avrà uno “scambio” di corpo con Kyosuke.
Takashi Kasuga il padre di Kyosuke e delle due gemelle, vedovo e costretto a doversela vedere con tre adolescenti dotati di poteri esper, pratica la professione di fotografo specializzato in paesaggi. È insieme al master unico adulto del fumetto, dato che non si vedono mai i genitori degli altri ragazzi.
A questi personaggi “normali” vanno aggiunti i parenti Kyosuke, una vera e propria corte dei miracoli: i nonni materni, dotati di poteri, che vivo in montagna che non si preoccupano di tenere nascosti i loro poteri speciali. Il piccolo e telepate Kazuya, che legge nella mente delle persone, sua sorella maggiore Akane, dai strani gusti sentimentali capace di prendere le sembianze di altri.
Poi ci sono Umao e Ushiko, comparse regolari create per le situazioni comiche sono un coppia d’innamorati che regolarmente vengono disturbati dai personaggi della serie. Per ultimo c’è un piccolo Kappa che rappresenta la autore e che commenta di tanto in tanto le varie situazioni.
Il disegno all’inizio non è bellissimo, ma migliora incredibilmente nell’arco dei 4 anni di pubblicazione con un tratto più realistico e con un maggior uso di sfondi. Si nota anche uno sforzo dell’autore a rendere più simili i personaggi del manga a quelli della serie anime. Negli ultimi episodi del fumetto, Madoka ha i capelli più vaporosi e il volto più morbido. Da notare come alla fine di molti capitoli c’è la presenza di una “foto” che richiama il lavoro di Takeshi Kasuga.
Come ho detto più volte la vera forza di questo fumetto è il personaggio di Madoka. Questo è stato creato a bocca del autore sulle caratteristiche di “una cantante di nome Akina Nakamori […] Fino ad allora tutte le cantanti aveva sempre sfoggiato visi e modi da brave ragazze, ma questa aveva l’aria da teppistella. Fu la sua diversità che mi colpi. Neanche tra i fumetti esisteva una protagonista con un carattere così ribelle…” (intervista a Izumi Matsumoto; Kappa Magazine n. 23 Maggio 1994). Ma un’altra fonte d’ispirazione è probabilmente l’attrice Phoebe Cates, famosa per il film Paradise (1982) di cui l’autore di KOR ne fa una parodia in un episodio che a luogo su un isola deserta, per di più nel manga è presente un disegno dello studio di Matsumoto dove su una parete c’è un poster della Cates.
Orange Road in Giappone fu pubblicato prima in un edizione da 18 volumi per 156 episodi, nel 1991 in una edizione di lusso da 10 volumi da 350 pagine con nuove copertine a colori realizzate appositamente dall’autore. Per l’Italia ci sono state 2 edizioni la prima uscita nell’ottobre del 1992 fino all’ottobre del 1994, in 25 volumi nella collana Starlight pubblicazione non ribaltata (lettura italiana) questo fu anche il primo manga monotematico della Star Comics. La seconda nel 2004 sempre la Star pubblico una nuova versione questa volta in 18 volumi, attualmente in serializzazione nella collana Mitico, con lettura alla giapponese.
Ci sono poi altri progetti legati all’universo di Orange Road. Cinque episodi in versione cd pubblicati su Comic-on della casa editrice Genesis D.P.C. (Digital Publishing Company), una società creata dallo stesso Izumi Matsumoto: il primo "Panico ai bagni pubblici" narra di una scambio di corpi tra Kyosuke e Hikaru e tutto quello che ne consegue, ma la storia non sembra altro che una scusa per poter vedere Madoka nuda a lavarsi in un tipico bagno pubblico giapponese, gli altri quattro episodi di comic-on non sono altro che una sequenza di immagini con un sottofondo musicale, che fanno una sorta di remake di alcune parti del manga, tipo il primo incontro sulla scalinata o l’isola dell’amore proibito. Poi esistono 3 romanzi che fanno da seguito sia al manga che al anime. Il primo "Shin KOR: Soshite Ano Natsu no Hajimari" ("E poi l'inizio di quell'estate...") racconta il futuro dei tre protagonisti in una complicata storia di viaggio nel tempo, da questa storia fu tratto un film in animazione, ma che in un certo senso fa rimpiangere la vecchia serie tv. Il secondo "Shin KOR II: The Pyramid Murder Mystery" ("La piramide del mistero") racconta invece il salvataggio di Hikaru da parte di Kyosuke e Madoka. Il Terzo Shin KOR III : Madoka's Secret Memory - Tenshi no Abunai Hohoemi" ("I ricordi segreti di Madoka - Il sorriso stregato degli angeli") è diviso in 2 parti la prima parte racconta la storia del passato teppista di Madoka del suo secondo amore, la seconda s’ispira alla moda della fine anni 90 con guerriere alla Sailor Monn questa volta interpretate dai personaggi femminili del manga.
Per finire se mai un giorno vi troverete a salire una scalinata di 100 gradini non stancatevi perché alla fine forse troverete un capriccioso angelo dai capelli neri e che vi dirà che sono 99.
A cura di Filippo Caracciolo