Come qualsiasi altro elemento nella cultura giapponese, anche le
piante e la vegetazione hanno un loro particolare significato,
specialmente se parliamo di Giardini Zen.
Sappiamo già che alla realizzazione dei primi giardini zen, non vi
era presenza di alcuna pianta, questo perchè le rocce, la sabbia e in
genere un paesaggio semplice bastava a garantire la pace e la
tranquillità ricercata dai monaci per la loro meditazione.
Tuttavia con l’evoluzione dei giardini, dei cambiamenti necessitarono
della presenza di più decorazioni e adornamenti nella struttura zen: si
pensò così alla vegetazione.
L’elemento vegetale oggi ha un forte valore simbolico all’interno dei
giardini e si va perfettamente ad armonizzare e integrare con gli altri
elementi costitutivi del giardino.
La prima forma di vegetazione che venne inserita fu il muschio che
veniva adagiato sulle rocce, sulla sabbia o addirittura tralasciato qui e
là, sparso per tutto il giardino.
Successivamente vennero accuratamente inseriti gli alberi e gli arbusti.
Quest’ultimi venivano scelti per il loro significato e venivano
disposti in maniera armonica.
Oggi l’eleganza e la sinuosità di tutto il paesaggio naturale che è possibile ammirare in ogni giardino zen è assolutamente suggestivo e di grande effetto.
Oggi l’eleganza e la sinuosità di tutto il paesaggio naturale che è possibile ammirare in ogni giardino zen è assolutamente suggestivo e di grande effetto.
Per la realizzazione di un Giardino Zen è
importante la scelta delle piante, scelte in base alle loro
caratteristiche, alla loro forma e al loro significato, perchè ne va
dell’armonia dell’intero operato.
Si accostano ad alberi a crescita lenta o addirittura piccoli, alberi a
crescita veloce o visibilmente alti e slanciati, si accostano alberi maschili ad alberi femminili.
Quelle maschili hanno una forma slanciata, possente, imponente,
spigolosa, quelle femminili sono più basse, tondeggiandi, forma docile,
esili, “tranquille“.
Le possiamo così classificare in tre modalità:
Piante Maschili: la tradizione vuole che
siano le piante maschili ad aprire il giardino e a posizionarsi
all’ingresso ma vuole anche che sia una pianta con un ramo talmente
lungo che il visitatore sia così costretto a passarci sotto: è un modo
per sottomettersi alla forza della natura e richiedere ad essa
protezione.
Altre piante maschili all’interno del giardino vengono posizionate in
zone isolate o particolarmente cariche di significato, ad esempio vicino
alle rocce, ad un rilievo del giardino o ad una statua. Queste piante
dimostrano di aver faticato per sopravvivere alle forze della natura e,
secondo la cultura giapponese, sono portatori del concetto Wabi-Sabi;
Piante Da Fiore: queste sono piante
prettamente femminili. Sono portatrici del concetto di “bello”,
rappresentano la bellezza della natura, sono la parte “bella, sinuosa ed elegante”
del giardino. Simbolicamente però rappresentano anche la pazienza di
Madre Natura che lavora così tanto per raggiungere una bellezza effimera
che dura solo per poco tempo e che poi finisce. Rappresenta però anche
l’audacia e la forza che essa ha nel ricominciare ogni volta e
rigenerarsi.
Una pianta tipica è l’azalea ma ci sono anche gli splendidi ciliegi che mostrano tutta la loro bellezza in primavera.
Piante a Foglia Caduca: in Giappone la più famosa ma anche la più sacra pianta a foglia caduca è l‘acero.
E’ una pianta molto lenta nella crescita e in autunno la caduta delle
foglie d’acero diventa un evento pieno di significato, quasi religioso.
Un’usanza giapponese infatti è quella di non raccogliere mai o spazzare
via le foglie d’acero prima che sia caduta l’ultima foglia dall’albero!
In genere però sono molte le piante usate per i giardini zen, addirittura anche fiori.
Degne di nota sono infatti il Bambù, il Pino, il Muschio, il Gingko, Biloba, il Ginepro e vari tipi di erbe collocate appositamente per creare delle siepi e piccoli boschetti.
Degne di nota sono infatti il Bambù, il Pino, il Muschio, il Gingko, Biloba, il Ginepro e vari tipi di erbe collocate appositamente per creare delle siepi e piccoli boschetti.
Vi consiglio dei libri dove, se volete, potrete approfondire tutto
sulle piante da giardino zen scoprendone le caratteristiche e il
significato:
Giardini Giapponesi e Zen di Luigi Crespi
Il grande libro del giardino giapponese di Motomi Oguchi
Azalea di Luigi Crespi
Ginepro di Joan Garriga
Acero di Luigi Crespi
Il grande libro del giardino giapponese di Motomi Oguchi
Azalea di Luigi Crespi
Ginepro di Joan Garriga
Acero di Luigi Crespi
Se volete potete distribuire liberamente questo testo, in maniera
non commerciale e gratuitamente, conservandone l’integrità, comprese
queste note, i nomi degli autori ed il link