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giovedì, settembre 27, 2007

[News] Il satellite giapponese "Hinode" Annuncia l'arrivo di una tempesta solare sulla terra

"E' in arrivo una tempesta solare, nessun pericolo per la Terra" - rivela il Gruppo Astrofili Teramo, sulla base dei dati trasmessi dal satellite giapponese Hinode: una missione congiunta tra le agenzie spaziali Jaxa, Naoj, il Pparc e il Marshall Space Flight Center della Nasa che supporta le operazioni scientifiche in Giappone. In parole povere, monitorando il Sole dallo spazio, in queste ultime ore il satellite del Sol Levante avrebbe scoperto sulla "faccia" del nostro Luminare non rivolta verso la Terra, due grossi "buchi coronali" che stanno progressivamente proiettando nello spazio un "denso" vento solare di particelle cariche.

Le immagini trasmesse dal telescopio ai raggi X a bordo di Hinode, rivelano le dimensioni ragguardevoli dei due "giganti". Gli astrofisici di tutto il mondo, come sempre, stanno seguendo e studiando molto attentamente l'evoluzione del fenomeno, peraltro del tutto normale e segno inequivocabile delle ottime condizioni di salute della nostra amata stella.

Il Sole ruota, seppur non uniformemente, con una rotazione media ogni 27 giorni: molto presto il fenomeno interesserà la Terra in quanto il vento solare potrebbe investire la Terra con il suo getto particolarmente denso di particelle cariche. Gli scienziati prevedono l'"impatto" del vento solare sugli strati più alti dell'atmosfera terrestre, presumibilmente tra il 21 e il 22 settembre 2007. Possiamo stare tranquilli anche qui in Italia: alle latitudini più settentrionali di Europa, Asia ed America (ma anche alle più basse) il fenomeno "stimolerà" lo spettacolo delle meravigliose aurore boreali.

Non sono esclusi alle latitudini più alte e basse della Terra, come in passato del resto, improvvisi black-out e interruzioni delle trasmissioni radio sulla Terra e sui satelliti in orbita. Gli osservatori di aurore, dunque, sono avvisati. Prepariamoci ad osservare il Sole come nessuno ha mai fatto prima (www.spaceweather.com). Il SOT - strumento a bordo della sonda giapponese lanciata il 22 settembre 2006 - aveva aperto le "danze" con un servizio fotografico spettacolare. L'immagine in allegato è stata la prima in assoluto, scattata il 23 ottobre. Le chiazze chiare e scure sono granuli solari, masse di gas bollente che fluttuano come acqua in ebollizione.

Ogni granulo ha più o meno le dimensioni di un continente terrestre. Il SOT non ha nessun tipo di problema a riprendere dettagli così definiti, che distano da noi circa 150 milioni di Km. Realizza, inoltre, scatti alla risoluzione spaziale di 0.2 secondi d'arco, un obiettivo primario dello strumento. Un secondo d'arco è un angolo uguale a 1/3600 di grado, ovvero l'angolo sotto il quale vedremmo un capello umano posto a più di 9 chilometri di distanza! Hinode (che in giapponese significa alba, già precedentemente conosciuta come Solar-B) è stata lanciata il 22 settembre 2006 dal Centro Spaziale "Uchinoura" di Kyushu, in Giappone.

Lo scopo della missione è studiare il Sole da vicino come non è mai stato fatto, in particolar modo le macchie solari, che danno vita ai potentissimi brillamenti e alle tempeste solari. Gli astronomi studiano le macchie solari sin dai tempi di Galileo, ma in 400 anni di studio non siamo ancora in grado di prevedere fenomeni come i brillamenti solari.

I dati raccolti da Hinode, potrebbero risolvere questo mistero. Come noto i "flare" sono violente esplosioni sul Sole che rilasciano tanta energia quanto l'esplosione di 10 milioni di bombe all'idrogeno. I flare si generano in concomitanza di fenomeni di rottura e ricongiunzione magnetica le cui esplosioni associate proiettano nello spazio particelle ad elevata energia che arrivano a terra nel giro di poche decine di minuti causando disturbi magnetici e, nei casi più estremi, provocando l'interruzione delle trasmissioni.

A bordo di Hinode sono stati assemblati 3 telescopi spaziali: il Solar Optical Telescope (SOT appunto) fornisce immagini cristalline della superficie del sole. Un vettore magnetografico - che gli ingegneri stanno per rendere operativo - agganciato al SOT, sarà in grado di tracciare i campi magnetici generati dalle macchie solari, che accumulano energia per le eruzioni.

L'X-Ray Telescope (XRT) può vedere il gas - della temperatura di milioni di gradi - catturato nella presa magnetica delle macchie solari e, ancora più in alto fluttuante nell'atmosfera solare, la corona. Per ragioni attualmente sconosciute, la corona solare è molto più calda della superficie. Un altro mistero per cui l'aiuto di Hinode potrebbe risultare determinante. Il primo scatto effettuato dall' XRT, il 25 ottobre 2006, ha stupito gli stessi scienziati.

L'Extreme Ultraviolet Imaging Spectrometer (EIS) è uno strumento che può sintonizzare in specifiche linee spettrali emesse dagli ioni nell'atmosfera solare. Osservando lo spostamento di queste linee avanti e indietro (effetto Doppler), gli astronomi possono tenere traccia dei movimenti del materiale solare. Questi movimenti ripresi da EIS forniranno indizi cruciali per risolvere il duplice mistero delle eruzioni solari e del surriscaldamento della corona. La prima immagine della EIS è stata ottenuta il 28 ottobre 2006. Il Sole gode di ottima salute ed accetta pure visite a domicilio.