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martedì, settembre 11, 2007

[Recensione] Naruto la serie tv

Masashi Kishimoto, l’autore di Naruto, già da giovane aveva dimostrato delle attitudini nel disegno.

Ispirato dai disegni di “Akira” e da altri successi, come ad esempio Slum Dunk, decise di creare piccole storie negli inizi della sua carriera. In seguito, grazie alla sua specializzazione in una scuola di mangana, scrisse un manga di baseball, ma non ebbe successo.

Il vero successo lo raggiunge grazie, appunto a Naruto, il suo manga “per eccellenza, pubblicato nel 1999. Il successo del manga giunge nel 2003 anche in Italia, e grazie anche alla versione anime proposta nel 2004.

Il manga narra la storia di un ragazzino di nome Naruto che sogna di diventare un ninja.

Emarginato da tutti, perché considerato pericoloso, a causa di un sortilegio compiuto da un grande maestro ninja ormai scomparso, dovrà affrontare diversi e rischiosi ostacoli per conquistarsi la loro fiducia. Il suo carattere forte ed ostinato, insieme ad un misterioso “potere” che possiede fin dalla nascita, lo aiutano in molte situazioni critiche.

Naruto è un bambino di 12 anni emarginato, perché in lui risiede lo spirito di un essere potentissimo, la volpe a nove code, che anni prima aveva causato molte catastrofi nel villaggio della foglia. Così il quarto hokage decise di sacrificare la propria vita per imprigionare lo spirito della volpe a nove code nel corpo di Naruto, che all’epoca era appena nato.

Naruto era rimasto solo. Oltre ad non avere amici, è una piaga anche come ninja, ma il suo desiderio rimane sempre quello di diventare un combattente fortissimo.

L’esame a cui gli aspiranti ninja devono partecipare ha sempre pessimi risultati su di lui, finché il maestro Iruka decide di promuoverlo a Genin, nel gruppo di allievi sotto la custodia del maestro Kakashi. La prima vera missione che devono compiere tali allievi, si svolge al villaggio delle onde, dove incontrano Zabuza, un potente ninja che agisce seguendo gli ordini di Gatoo, un potente miliardario. Kakashi riesce a sconfiggere.

Il prossimo obiettivo del gruppo di nasuto è il raggiungimento del titolo di Chunin, per cui partecipano all’esame. La prima prova scritta sembra mettere in difficoltà nasuto, che però riesce a superare. La seconda prova consiste nel sopravvivere in una foresta per cinque giorni e nel raggiungere la torre che si trova al centro di essa. Molti gruppi non superano la prova, ma Nasuto, Sasuke e Sakura, riescono a superarla per un pelo. La terza prova infine, vede lo scontro tra i diversi genin: si svolgono i primi preliminari del torneo, dove Naruto e Sasuke passano in finale, mentre Sakura non riesce a passare. La prova finale vede scontrarsi i migliori genin. Solo chi riuscirà ad dimostrare la propria forza del vero ninja riuscirà ad diventare Chunin.

L’anime, ispirato interamente al manga, è improntato su uno stile diffuso ampiamente in Giappone negli ultimi anni, ovvero il genere “Ninja” nei cartoni animati. Genere abbandonato negli anni 70, viene ripreso negli Anni 2000, appunto da questo capolavoro, in un modo più fantastico e travolgente delle realizzazioni precedenti. Anche l’aspetto magico riesce ad intrufolarsi nel mondo misterioso dei ninja. Indirizzato ad un pubblico giovane, essendo i protagonisti dei dodicenni, riesce ad incollare anche ragazzi più grandi, grazie alla sua brillante adrenalina presente durante le scene d’azione.

L’espressione del viso dei protagonisti mostra realisticamente le varie emozioni provate durante le varie scene.

L’anime, inoltre non risulta monotono e stancante agli occhi dello spettatore, infatti tende ad incuriosirlo, episodio per episodio.

Anche la grafica gioca un ruolo importante nel successo dell’anime. Infatti i personaggi realizzati in modo egregio, riescono a creare situazioni altamente realistiche.

A cura di Antonio Presentino