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martedì, luglio 17, 2007

[News] Terzo aggiornamento sul terremoto in Giappone

Il ministro del Commercio giapponese ha detto oggi alla Tokyo Electric Power Co. di aspettare prima di riavviare la centrale nucleare colpita dal terremoto che ieri ha interessato il nordovest del Giappone, finché non sarà confermato che è sicura.

Intanto oltre 12.000 persone hanno trovato rifugio in edifici pubblici trasformati in ricoveri di fortuna nella regione. Le vittime sono salite a 9 ed una persona risulta ancora dispersa, lo riferisce la polizia, precisando che le vittime sono sei donne e tre uomini tutti settantenni e ottantenni, deceduti a causa delle ferite riportate, mentre i feriti sono arrivati a quota 979.

La centrale nucleare Kashiwazaki-Kariwa della Tepco, la più grande del mondo, è stata interessata da un incendio e da una piccola fuoriuscita di materiale radioattivo in seguito al terremoto. Ieri, i responsabili della centrale avevano confermato la fuoriuscita di acqua pesante nel mare, rassicurando sull'assenza di rischi per l'ambiente. Oggi invece è stato dichiarato che un certo numeri di fusti contenenti rifiuti radioattivi si sono rovesciati liberando il loro contenuto. Un esponente delle autorità locali, Masahide Ichikawa, ha dichiarato che sono circa 100 i barili caduti a causa del sisma, che hanno rovesciato il loro contenuto nell'impianto. Ichikawa ha aggiunto che i responsabili della centrale stanno ancora cercando di stabilire se si tratta di materiale pericoloso. Un portavoce dell'impianto, Kensuke Takeuchi, ha confermato che si tratta di barili contenenti rifiuti leggermente radioattivi. "Stiamo ancora indagando e mettendo a punto un piano per gestire al meglio la situazione", ha detto.

Un portavoce di Tepco ha comunicato che il ministro del Commercio Akira Amari ha detto al presidente della società, Tsunehisa Katsumata, che la centrale non dovrebbe essere riavviata finché non sarà possibile confermare che è sicura.

Intanto nel nordovest, dove si registrano scosse di assestamento, le previsioni che indicano piogge fanno aumentare i timori di frane che potrebbero provocare altri disastri che potrebbero rallentare e fermare le operazioni di soccorso se non ulteriormente aggravare la situazione. Il ministero della Difesa, nel tentativo di accelerare le operazioni di soccorso, ha inviato 450 militari sul posto.