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mercoledì, settembre 12, 2007

[Recensione] Prince of tennis il manga

Dopo gli ultimi campionati di tennis, che ci han fatto palpitare il cuore con il magnifico match di Nadal e Federer, terminati non molto tempo fa, ecco che vi parlo di un manga che la Planet Manga ha progettato di far uscire ormai da più di un anno. Si tratta di Tennis no oujisama, meglio conosciuto come “il Principe del Tennis”, creazione di Konomi Takeshi.

E’ la storia di un ragazzino di 12 anni di nome Ryoma Echizen molto abile nel tennis e che in america ha praticamente vinto tutti i tornei giovanili. Egli è figlio di Nanjirou Echizen, ex tennista conosciuto ai suoi tempi come “Il samurai della terra dei fiori di ciliegio” che a sua volta, in passato, vinse molti tornei negli U.S.A. e che era quasi entrato nel Grand Slam. Insomma è un piccolo genio del tennis.

Il padre decise un giorno di mandarlo a studiare in Giappone all’istituto Seishun Gakuen (meglio conosciuta anche come Seigaku), stessa scuola media che aveva frequentato lui, in modo tale che potesse ampliare le sue abilità grazie all’aiuto della sua ex istruttrice, Ryuzaki, che l’aveva avviato sulla grande via che aveva intrapreso e interrotta inspiegabilmente. Lo scopo del giovane tennista non è però quello di diventare più forte per vincere tornei, ma più avanti si scoprirà che l’unico motivo per cui lo fa è battere suo padre, considerato tutt’ora uno dei migliori al mondo.

Ovviamente dopo essere entrato nell’istituto, Ryoma si iscrive al club di tennis dove inizialmente avrà non pochi problemi per via del suo carattere molto.. come definirlo.. arrogante!

Dopo aver dimostrato il suo talento però entra subito nei titolari e insieme agli altri affronterà avversari fortissimi provenienti inizialmente da tutte le scuole che partecipano al torneo di Kantou e poi quelle provenienti da tutto il Giappone. Chissà se arriverà a superare davvero il suo bravissimo padre? L’unico modo per scoprirlo è leggere questo interessante manga.

Vi elenco e descrivo un po’ i personaggi principali.

Echizen Ryoma, come ho già detto precedentemente, è un ragazzino prodigio di 12 con un’enorme abilità nel tennis. I suoi soprannomi sono o’chibi (piccolino), Prince of tennis, la sua specialità è giocare i singoli, la frase che adoro ripetere è “mada mada dane” (devi lavorare molto di più, ti devi allenare di più). Ha un carattere presuntuoso ed è pienamente cosciente delle sue abilità e ne va fiero. Non tratta le ragazze molto bene infatti a volte sembra provare piacere nel dire cattiverie a Sakuno Ryuzaki, la dolcissima e gentilissima nipote dell’allenatrice che ha un debole per lui.

Momoshiro Takeshi, è un personaggio molto energetico, pieno di ottimismo e passione ed è solitamente gentile con chi gli sta simpatico e un po’ meno con chi no. È del 2° anno ed è un tipo molto impetuoso e si carica di cose senza pensare. Capita spesso che litighi con le altre persone e probabilmente stenderebbe l’avversario in un battibaleno se non lo si fermasse in tempo. La persona con cui litiga più spesso è Kaidoh, ma gli altri senpai riescono sempre a fermarli in tempo. È comunque un ragazzo che persevera in qualunque situazione. Solitamente Momoshiro osserva l’avversario per trovarne la strategia e annientarla, infatti è il “furfante n°1 del Seigaku”, ma è detto anche “Mr. Passion”. È anche un mangione di prima categoria. I suoi soprannomi sono: Momo, Momo-chan, Mr.Passion, “furfante n°1 del Seigaku”. Gioca bene sia in singolo che in doppio. Tezuka Kunimitsu, forte e silenzio, lui non è solo il capitano del Seigaku ma è anche considerato il miglior giocatore del torneo di Kantou. Infatti molti lo soprannominano “Mr. Perfezione”. La sua natura seria e le alte aspettative che ha di se stesso sono ciò che lo distacca un po’ dagli altri e che lo rendono un capo. In alcune cose è uguale a Ryoma, come ad esempio il fatto che avendo questo talento sin dal primo anno, aveva le inimicizie di molti dei senpai più grandi, ma comunque, il precedente capitano, Yamato Yuudai, vide le sue potenzialità e volle che lui diventasse la “forza del Seigaku”. Tezuka infatti è il pilastro principale che rafforza la squadra e la mantiene solida. I soprannomi che gli danno sono: buchou (capitano), Mr. Perfezione, quattrocchi. La sua specialità sono i singoli.
Oishi Syuichiro, è il gentile vice capitano del Seigaku che sacrifica sempre se stesso per fare ciò che è meglio per la squadra. Si preoccupa sempre che gli altri facciano del loro meglio e mai di se stesso e ciò ha fatto si che gli dessero il titolo di “madre del Seigaku”. Oishi ha una grande pazienza, soprattutto con l’irrazionalità di Kikumaru (con cui forma la “Golden Pair” del Seigaku). Solo una persona calma e che capisce bene i giocatori come Oishi poteva diventare il vice capitano del Seigaku. Il suo unico soprannome è appunto “Madre del Seigaku”. È al 3° anno del Seigaku ed è anche il capoclasse.

Fuji Syusuke, è detto anche il genio del Seigaku. È capace di usare tecniche impossibili senza alcuna difficoltà e questo gli fa meritare l’appellativo di “tensai” (genio). Possiede enormi potenziali e il fatto che sorride sempre lo rende molto misterioso. Infatti nasconde una personalità sadica che esce solo in alcuni particolari momenti, cioè quando fan qualcosa ai suoi parenti e ai suoi compagni di squadra, ma solitamente Fuji mantiene sempre la sua personalità calma in modo da non far scoprire all’avversario i suoi punti deboli. I suoi soprannomi sono: tensai, prodigio, sadico. È molto portato per i singoli ma ha anche giocato qualche doppio (con Kikumaru e Kawaura). Kikumaru Eiji, è il ragazzo più allegro e solare del Seigaku. Libero da preoccupazioni e ottimista, vede sempre la parte luminosa delle cose, non si arrende mai neanche nel peggiore dei casi. Il suo vigore e il suo spirito è molte volte di ispirazione per i titolari del Seigaku. Nonostante sia del terzo anno, Eiji è il più infantile dei membri del Seigaku, probabilmente perché è il più giovane di 5 fratelli e sorelle. I suoi soprannomi sono Acrobatico, neko (gatto), Eiji della Golden Pair. La sua specialità è il doppio (ha fatto coppia con Oishi, Momoshiro e Fuji).
Kawamura Takashi, solitamente gentile, Kawamura è in realtà il più focoso del Seigaku. Una volta che prende la racchetta in mano cambia del tutto personalità divenendo vigoroso, pieno di forza e con un modo di parlare molto aggressivo, il che è solitamente contrario alla sua natura. È anche una persona con un grande senso di responsabilità. Quando non fa pratica col tennis, aiuta la famiglia nella gestione del loro sushi-bar. Gli piace molto anche il karate e quando era piccolo infatti ha fatto parte di un club dedicato a questo sport ed è li che ha acquisito la sua attuale forza. Il suo soprannome è Mr. Burning.

Kaidoh Kaoru, nessuno ha il coraggio di affrontare le proprie debolezze come lui. Si allena costantemente ogni giorno anche dopo le ore di pratica a scuola, sperando di diventare forte e un giorno di superare nuovamente quegli ostacoli. Come Momoshiro, anche lui è un ragazzo perseverante e, per via delle loro similitudini si è creato uno strano rapporto di sincronia e allo stesso entrambi si ritengono due rivali e litigano spesso. Kaidoh appare cattivo e con una cattivo carattere, ma in realtà dentro di se ha un cuore tenero come nessun’altro che nasconde appunto, con questa maschera di brutalità, per non essere considerato uno stupido. Raramente mostra alle persone il suo lato dolce, ma quando vede gli animali non può fare a meno che farlo fuoriuscire, specialmente quando si tratta dei gatti. Infatti adoro in particolar modo il gatto di Ryoma, Karupin. Ha uno strano vizio che è quello di fare un verso simile a quello di un serpente. Per questo infatti gli è stato dato l’appellativo (da Momoshiro) di mamushi (vipera). È al 2° anno al Seigaku, È bravo a giocare sia nei singoli che nei doppi (ha giocato con Momoshiro e Inui).

Inui Sadaharu, è il data-man del Seigaku (e anche il manager). Inui non si basa mai sul suo istinto, ma solo sui suoi dati e ai suoi calcoli per giocare a tennis. Calmo e calcolatore, lui crede nell’uso dei dati per creare una vittoria. Ha anche una pessima abitudine.. quella di creare degli stani succhi chiamati “Inui vegetable juice” dal contenuto ignoto e dal sapore orrendo (consiglio caldamente di non provare a imitarlo. Nd. Nekoi) che solo lui stesso e Fuji sono in grado di bere senza problemi. Inui è sempre freddo e distaccato, lo si vedrà raramente bruciare di passione, infatti quando i suoi dati e calcoli non funzionano, il suo carattere muta e gioca completamente d’istinto. Se lo vedeste pensereste che sia posseduto da Kawamura. Il suo soprannome è Data-man. È al 3° anno al Seigaku ed è in classe con Fuji e Kikumaru. È bravo sia nei singoli che nei doppi.

Inizialmente la storia stenta a partire anche perché giustamente è prettamente incentrato sul tennis quindi a chi non piace questo sport potrebbe anche risultare noioso, però spesso Monomi inserisce delle scene comiche, che comunque non risultano mai forzate perché si adattano perfettamente al carattere dei personaggi, che lo rendono piacevole.

Oserei definire lo stile paragonandolo alla favola de “il brutto anatroccolo” perché inizialmente lascia molto a desiderare come spesso capita per molti fumetti, ma l’evoluzione è netta già dal 2°\3° volume dove il tratto fa un salto di qualità divenendo bellissimo. La cosa che dà più da pensare sono le particolari aure che compaiono spesso ai personaggi e delle tecniche che sembrano quasi surreali (come il quelle che spesso appaiono nella più famose serie di calcio mai conosciuta, Holly e Benji).

Nonostante la tematica sportiva comunque, il manga è letto prettamente da donne per la presenza di moltissimi bai ragazzi.

Attualmente è in continuo anche in Giappone e ha raggiunto il numero di 308 capitoli (questa settimana saranno 309) e sembra che prima che finisca ci vorrà ancora un po’.

Consiglio comunque agli amanti di questo sport, e ancora di più alle amanti dei bishounen, di leggere questo stupendo manga creato da Monomi Takeshi.

A cura di Gabriella Sinopoli