
Le regioni che maggiormente sono state colpite sono quelle di Niigata e di Nagano, nel nord-ovest del paese. I danni maggiori si sono verificati nella città di Kashiwazaki, dove sono morte anche quattro persone e sono stati riscontrati ingenti danni a diversi edifici ed a molte infrastrutture di collegamento, sono infatti diversi i ponti crollati o divenuti pericolanti. Colpita anche la ferrovia proprio sulla linea del treno ad alta velocità, vero orgoglio e vanto nazionale, causando il deragliamento di 2 treni. Anche la grande centrale nucleare di Kashiwakazi-Kariwaha è stata colpita dal sisma ed un incendio è divampato nell'impianto di trasformazione dell'elettricità. Fortunatamente i tecnici, addestrati a situazioni di questo tipo (vi ricordiamo che il Giappone è un territorio ad alto rischio sismico) hanno da prima circoscritto e successivamente domato le fiamme, purtroppo anche il tempestivo intervento dei tecnici non ha scongiurato il pericolo.
sotto della soglia di rischio.Intanto il bilancio delle vittime continua ad aggravarsi di ora in ora. I media nipponoci attualmente contano circa 7 morti, 650 feriti e 440 persone sfollate dai propri appartamenti. Più di 700 edifici infatti, quasi tutti in legno, sono crollati al suolo, accasciandosi su se stessi. Molte anche le strade danneggiate e i ponti pericolanti.
Inoltre, più di 60mila abitazioni sono rimaste senza acqua, 34mila sono senza gas e in almeno 25mila manca l'energia elettrica. Le operazioni di soccorso sono ancora in pieno svolgimento e data la difficoltà dei collegamenti e la mole dei danni, non è escluso che la stima dei danni sia da considerarsi provvisoria e quindi i numeri potrebbero crescere ulteriormente aggravando il già pesante bilancio.