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sabato, luglio 21, 2007

[Recensione] Shoten No Ken

Dopo quasi venti anni, con un prequel alla serie originale, torna la divina scuola di Hokuto facendo la felicità di tutti i fan. La serie è scritta e disegnata da Hara, che si è avvalso della consulenza di Buronson solo per pareri e idee generiche. Il protagonista è Kenshiro, considerato il più forte maestro della scuola di Hokuto mai vissuto; non si tratta però dell’eroe che tutti già conosciamo ma del suo omonimo zio, il cui nome, come veniamo a sapere in una brevissima introduzione ambientata negli anni ’70, è passato al nipote come segno di rispetto. La storia si svolge a metà degli anni ’30, molto prima del caratterizzante olocausto nucleare che ha sconvolto la razza umana, e comincia in Giappone dove il nostro protagonista, stanco di una vita dedicata al combattimento ed all’uccisione, trascorre il suo tempo facendo il professore in un’università femminile. Nessuno dei suoi attuali conoscenti immaginerebbe mai che si tratta dell’uomo più forte del mondo, conosciuto in certi ambienti come il “re dell’inferno”, diventato famoso per aver annientato da solo ed in una sola notte la banda criminale che controllava l’intera Shanghai. Il suo ritorno nel mondo dei combattimenti mortali avviene quando l’imperatore della Manciuria, in visita diplomatica in Giappone, inganna un vecchio amico del protagonista per rintracciare il re dell’inferno con lo scopo di farlo diventare una sua guardia del corpo. Ovviamente il risultato è scontato, Kenshiro massacrerà il personale dell’imperatore e verrà a sapere dal suo amico che tutti i suoi conoscenti cinesi sono morti per mano della rinata organizzazione del Fiore rosso. Quanto potrà resistere al desiderio di vendetta? La prima cosa che spicca in questa serie è il nuovo protagonista. Il nuovo Kenshiro salta all’occhio per la sua socialità, per la sua cultura (è un professore universitario, capperi!) ma soprattutto per la sua straordinaria emotività, completamente opposta al carattere serio e taciturno dell’eroe post atomico. Già nelle prime 100 pagine di fumetto non sarà raro vederlo ridere e scherzare con studenti e amici, ma anche vederlo piangere sia di gioia che di rabbia. Ci viene subito chiarito che, sebbene per lui uccidere non sia altro che l’esito di un confronto, il suo stimolo all’azione è dato proprio dall’amicizia e non da un qualche desiderio di giustizia e pace. Tutto ciò non sarebbe di per sé negativo, se la cosa non fosse vistosamente esagerata. Infatti la caratterizzazione estrema dei personaggi, già tipica nella prima serie, viene ora esaltata da Hara che, pur non essendo alla sua prima esperienza come sceneggiatore, non riesce a creare personaggi interessanti ma credibili con la stessa abilità di uno scrittore professionista. Un esempio di questo aspetto è Pu Yi, l’imperatore della Manciuria, che inizialmente si mostra come un paranoico totale per cambiare totalmente di fronte alla morte, trovando un coraggio nascosto e decidendosi a combattere con onore. Dal punto di vista della costruzione della trama, visto il poco materiale a disposizione, non si possono fare osservazioni concrete. Per ora l’interesse del lettore non viene catalizzato dalla costruzione della storia ma dalla voglia di vedere l’amichevole professore infilare le sua dita nel corpo degli inermi avversari. Sarà interessante osservare se e come l’autore sfrutterà l’ambientazione storica per esaltare la trama e non solo come abbellimento della stessa; infatti questo aspetto, nella fase iniziale, pare riflettersi prevalentemente sulla tecnologia a disposizione (auto, armi, navi, aerei) dei personaggi ma non sul comportamento degli stessi. Relativamente al disegno c’è poco da dire. Per ora si presenta come l’evoluzione del tratto classico dell’autore, più pieno e dettagliato ma forse appesantito dal troppo tratteggio, al quale si sostituirebbe più elegantemente un moderato uso dei retini. Visto che non presenta comunque radicali modifiche di stile, piacerà sicuramente agli estimatori della prima serie senza però far cambiare idea a chi non l’ha gradito in passato. Titolo originale: “Soten no ken”

Ambientato nel 1935, questo manga narra la storia di Kenshirō Kasumi, 62° successore della Divina Scuola di Hokuto e omonimo (nonché parente) del più famoso Kenshirō, il 64° maestro, del periodo post-atomico. "Le Origini del Mito", titolo originale "Soten No Ken" (sia "Il pugno del Cielo Azzurro" che "Ken del Cielo Azzurro", un gioco di parole già usato con "Hokuto no Ken"), narra le numerose battaglie di Kenshirō Kasumi per le vie di Shangai, dove è noto anche come Re dell'Inferno (Yán-Wáng).

Nella città di Shangai, Kenshirō incontrerà sulla propria via nemici di ogni sorta, dai comuni mafiosi del Fiore Rosso, in contrasto con quelli del Chinpan (a cui il Re dell'Inferno è legato da profonda amicizia e dall'amore per Yuling Han, sorella e poi lei stessa capo del Chinpan), per poi passare ad avversari ben più rilevanti, quali saranno i maestri delle tre scuole cadette di Hokuto (Sun, Cao e Liu, le scuole nate dopo la scissione dell'Impero cinese in tre stati avvenuta 1800 anni prima, cioé 100 anni dopo la nascita della Divina Scuola) ed esponenti della scuola della Croce del Sud.

Soten No Ken è il titolo del nuovo manga che sta nascendo dalle penne di Tetsuo Hara e Buronson.

Il titolo significa, tanto per cambiare, "Il colpo del cielo blu".

A grande richiesta i due tornano al lavoro nel 2000 per creare un nuovo fumetto.

Kenshiro KasumiQuesto nuovo manga è ambientato nel 1930 circa a Shangai, molto prima della guerra nucleare che coinvolse il nostro Kenshiro.

Il protagonista è ancora un uomo di nome Kenshiro (al quale Ryuken si ispirò dando tale nome al guerriero che tutti conosciamo) ma questa volta si tratta di uno zio del nostro eroe.

La fisionomia è molto simile a quella del nostro paladino della giustizia ma questo "nuovo" Kenshiro ha subito un aria molto minacciosa, la faccia da vero duro, oltre a questo è anche un accanito fumatore e si presenta con il mozzicone di sigaretta stretto tra i denti....

Kenshiro Kasumi è professore all'Università

femminile di Yoysliya a Tokyo e... la storia è ancora un mistero...

La versione italiana è realizzata da Planet Manga (Panini Comics) e il numero 1 della collana è in edicola dall'11 Marzo 2004 al costo di 2 euro in edizione mensile.